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Indicazioni per il caldo anomalo

l Colpo di calore

Il caldo può uccidere e uno studio di episodi documentati di caldo letale ha permesso di identificare la soglia oltre la quale la temperatura media dell’aria di superficie e l’umidità relativa diventano mortali. Da qui è stato possibile formulare una previsione di tali condizioni climatiche letali in tutto il mondo. I risultati hanno dimostrato che circa il 30% della popolazione mondiale è esposta a condizioni climatiche che superano la soglia mortale per almeno 20 giorni all’anno.
Le malattie legate al calore comprendono diverse condizioni mediche correlate al calore ambientale: edema da calore e crampi muscolari, il colpo di calore, la sincope da calore, l’esaurimento da calore. Il colpo di calore può essere ulteriormente distinto in colpo di calore classico e colpo di calore da sforzo. Il colpo di calore classico in genere coinvolge neonati, bambini piccoli e popolazioni anziane esposte a calore ambientale estremo (ad esempio, ondate di calore estivo), il colpo di calore da sforzo è causato dalla combinazione del calore ambientale con il calore prodotto dal metabolismo corporeo e può colpire chi svolge attività fisica intensa (sportiva o lavorativa) in condizioni ambientali di caldo estremo.

-Soggetti a rischio, sintomi e trattamento

In caso di ondate di calore i soggetti a maggior rischio sono: neonati, bambini, anziani e pazienti con patologie croniche.
Per la rapidità della sequenza di eventi il colpo di calore và considerato un’emergenza medica. In questi casi FANS e paracetamolo non sono utili, anzi possono essere dannosi, mentre i bagni di acqua fredda o ghiaccio possono aiutare a ridurre la temperatura interna. Il rischio di un colpo di calore aumenta in soggetti in trattamento con più farmaci, in particolare diuretici, specialmente quando sono in associazione con un enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) o un bloccante del recettore dell’angiotensina II (ARB), ma richiedono attenzione anche i farmaci anticolinergici e gli psicotropi. In questi casi è necessaria una revisione personalizzata della terapia e dei relativi dosaggi.
La maggior parte delle malattie legate al calore ambientale può essere evitata o minimizzata, sia nei soggetti sani che in quelli a rischio. Le strategie chiave includono l’acclimatazione; adeguata idratazione; indossare abiti larghi e di colore chiaro; ed evitare attività durante le temperature estreme. Quando l’evitamento non è possibile, si consigliano frequenti assunzioni d’acqua, cicli di riposo e recupero programmati e un attento monitoraggio. Il personale addetto alla supervisione dei soggetti a rischio dovrebbe avere familiarità con i sintomi che orientano all’insorgenza di problemi correlati al calore ambientale e all’attivazione delle corrette procedure di trattamento.

Link utile: https://lnkd.in/dsPWUNjV

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