Rischio idrogeologico
l rapporto dell’ISPRA evidenzia una situazione molto critica, infatti, secondo i dati, i comuni italiani a rischio dissesto idrogeologico sono il 94%. Nelle zone più a rischio vivono 21,8 milioni di persone, un terzo circa del totale degli italiani e delle italiane.
Dieci Regioni/Provincie Autonome (Valle D’Aosta, PA Trento, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e Calabria) hanno il 100% di comuni interessati da aree a pericolosità da frana P3-P4, idraulica media e/o erosione costiera. A queste si aggiungono Abruzzo, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Puglia, Sardegna, Piemonte, Campania con una percentuale di comuni interessati maggiore del 90%. In termini di superficie, le aree classificate a pericolosità da frana elevata e molto elevata (P3-P4) o a pericolosità idraulica media rappresentano il 18,4% del territorio nazionale.Le frane
In Italia ci sono più di 620.000 frane, che coprono circa il 7,9% del territorio nazionale. Questi dati selezionati dall’Inventario delle Frane in Italia (Progetto IFFI) realizzato da ISPRA e Regioni e Province Autonome con metodi standardizzati e condivisi. L’Inventario IFFI è la banca dati sulle frane più completa e dettagliata in Italia, per la scala della mappatura utilizzata (1:10.000) e per il numero di parametri ad essa associati. Ogni anno ci sono centinaia di grandi eventi franosi in Italia che provocano vittime, feriti, sgomberi e danni a edifici, beni culturali e infrastrutture primarie di comunicazione.